Vallée de Mai, il giardino dell'Eden alle Seychelles
Le acque cristalline e le splendide spiagge di sabbia candida – tra cui Anse Lazio e Anse Georgette – non sono l’unico tesoro di Praslin. L’isola granitica delle Seychelles ha anche un prezioso cuore verde tutto da esplorare: la Vallée de Mai.
Le acque cristalline e le splendide spiagge di sabbia candida – tra cui Anse Lazio e Anse Georgette – non sono l’unico tesoro di Praslin. L’isola granitica delle Seychelles ha anche un prezioso cuore verde tutto da esplorare: la Vallée de Mai.
Tempo di lettura: 2 minuti
Praslin – seconda isola delle Seychelles in ordine di grandezza – custodisce una foresta primordiale e incantata dove abitano pappagalli neri, piccioni blu, gechi bronzei e altre creature variopinte: la riserva Vallée de Mai, che dal 1983 l’Unesco ha incluso nella lista dei Patrimoni dell'Umanità, è il sito naturale più visitato dell’intero arcipelago e ospita numerose specie animali e vegetali endemiche, originate da un isolamento di milioni di anni.
Tra i tanti colori ammirabili in questo pezzetto di terra (circa 19 ettari), quello predominante è il verde acceso che caratterizza le fronde delle tante e maestose palme: ce ne sono di sei specie, ma la regina indiscussa dell’area protetta è la Lodoicea maldivica, altrimenti nota come coco de mer (cocco di mare), che cresce spontaneamente solo nella Vallé e sulla vicina isola di Curieuse.
Il coco de mer è una palma molto longeva dalle dimensioni straordinarie: può superare i 25 metri di altezza. Ancora più singolari sono i suoi frutti, che portano lo stesso nome comune della pianta. Gli esemplari femmina producono la noce più pesante al mondo (fino a 20 chili) e il seme più grande del regno vegetale, la cui forma ricorda da un lato il grembo e dall'altro le natiche di una donna. Dal canto loro, i maschi della specie hanno grandi infiorescenze con sagoma fallica.
Va da sé che attorno a quest'albero si siano diffusi miti e leggende: nel corso dei secoli, sono state attribuite virtù afrodisiache e magiche alle sue noci, ritenute fino alla seconda metà del Settecento i frutti di un fantomatico albero degli abissi, da cui la denominazione. Ad oggi, non è ancora chiaro il processo di impollinazione e attorno al coco de mer continua ad aleggiare un certo alone di mistero.
Percorrete con calma i sentieri che attraversano la Vallée de Mai per contemplare al meglio queste palme gigantesche: la luce filtrata dai loro enormi ventagli e tutti i suoni e le sfumature della foresta regalano l'incanto. Forse, come suppose Charles Gordon (il generale britannico che a fine Ottocento giunse in loco nel corso di un'esplorazione delle Seychelles), il Giardino dell'Eden è proprio qui.
(19 luglio 2019)